Daniela di Stefano

Istruttore Mindfulness e protocollo MBSR

Fare arte” è sempre stata una costante nella mia vita dai primi anni. Ho però preferito lasciare il Liceo Artistico per il Liceo Psico-socio-pedagogico. Diplomata con una tesi che trattava la ricerca sulle emozioni (dagli studi di fisiognomica di Leonardo Da Vinci, a Lombroso, passando per la luce e i tempi sospesi dipinti nell’opera di Casorati) mi inoltro nell’ambito sociologico a Scienze Politiche. Mi laureo in corso con una tesi in Filosofia Politica “Autonomia individuale e tradimento del Sè“. Affascinata dalla cultura basca incontrata durante l’Erasmus a Pamplona, mi incuriosisco a come un qualsiasi contesto culturale un gruppo o una sola persona, possano persuadere le menti fino alle degenerazioni delle correnti estremiste, perdendo così la propria libertà in favore di un pensiero dominante contro la libertà altrui. 

L’indagine (sorretta dallo studio di vari autori da Schopenhauer a Jung, Harendt, Gruen, Bauman) mi porta ad approfondire quali dinamiche intercorrono nell’assoggettamento individuale alla psicologia di massa.

L’interrogativo aperto nella trattazione è se l’uomo è capace di compiersi con indipendenza e autenticità oltre le aspettative generate (prima dagli stessi genitori sin dal grembo materno, poi dalle sovrastrutture educative e socio-culturali) da quelle autorità che lo accompagnano per tutta la vita.

Zigmund Bauman, tra le voci più autorevoli dell’ultimo secolo, al mio quesito personalmente posto, non ha avuto risposta.

Con il successivo diploma in Marketing-Adv-Sls-PR a Dublino, affronto la “comunicazione” sotto altri versanti e il lavoro in ambito commerciale mi riporta sulla strada della formazione come coach. Qui incontro la Programmazione Neuro-linguistica

Nel mondo del lavoro ero accompagnata dall’urgenza di crescere, motivata anche dalle molte promesse aziendali, fino a quando ho avuto bisogno di uscire dagli ambienti competitivi e fagocitanti in cui mi trovavo. Non ero chi volevo essere.

Si sono allineate le domande che avevo dentro da sempre: come posso sentirmi autentica, ovunque io sia?

Avevo perso il potere di stare bene.

 

LA MIA CRESCITA PERSONALE

Ho iniziato a lavorare sulla mia crescita personale e parallelamente ho svolto il triennio di master e Counseling, riattivando la creatività che mi abitava. 

Cercare dei modi alternativi per trovare una soluzione ideale a circostanze ostili o semplicemente complesse, era un’esigenza esistenziale. 

Il Counseling mi ha spalancato la porta delle possibilità, presentandomi delle “versioni” di me stessa che non avevo considerato, che non conoscevo. Guai se non avessi iniziato un percorso con il pragmatismo del Counseling!! E’ stata un’esperienza di apprendimento diretta, grazie alla PNL ho smontato le mie resistenze al cambiamento, “osservando al microscopio” i meccanismi di funzionamento del mio “educato” pensiero.

L‘Art Counseling, altra annualità in aggiunta al triennio formativo, mi ha riconnesso ad un ascolto interiore molto profondo, ad una conoscenza di me stessa chiara e dettagliata grazie all’impiego degli strumenti delle arti. Questa tesi sarà sugli effetti della creatività nella relazione di aiuto: come le arti nel Counseling lavorano il nostro tessuto interiore senza ricorrere alla verbalizzazione.

 

LA SCELTA DELL’ARTETERAPIA

La formazione triennale in Arteterapia a Modello Polisegnico© con il suo metodo, ha rivoluzionato l’intera visione, ha equilibrato le mie emozioni, riorganizzato le mie tensioni creative, riattivato i miei desideri. 

L’Arteterapia a Modello Polisegnico© stimolando la creatività con la sua preziosa tecnica, favorisce, nel processo creativo, la riflessione, l’introspezione, l’autostima, l’autonomia, rinvigorisce le risorse, modella gli orizzonti.

Il mio background in Arteterapia è prevalentemente con utenza psichiatrica in comunità con giovani adulti (Gulliver, CPA Alda Merini con cui continuo la collaborazione), in ambito di disabilità giovanile in comunità diurna (Il Millepiedi) e disabilità gravissima in età scolare (La nostra famiglia). 

La tesi realizzata “Arteterapia, l’arte dell’accorgersi“, testimonia nei casi di tirocinio, come l’espressione artistica di ognuno abbia la capacità di narrare cosa è radicato in noi, le preoccupazioni, gioie. Nella narrazione iconica compare la traiettoria individuale più autentica e inconscia, anche quando il controllo della ragione tenta di nasconderlo. 

 

Sono in formazione permanente per entrambi gli ambiti professionali di Counseling Relazionale e Arteterapia a Modello Polisegnico©, come previsto dalla legge 4/2013 e dalla normativa UNI 11592.

 

Come docente, stimolare e accogliere le domande che i miei fanciulli hanno, non è un dovere professionale, ma un privilegio. Cullare e favorire la loro creatività aldilà di ogni “performance” e richiesta didattica, li educa all’osservazione, all’ascolto, all’impiego di questa energia propositiva verso la scoperta di sé e della propria collocazione nel mondo. 

 

Il filo rosso nella mia formazione è la ricerca sul “come” esprimere meglio i propri bisogni, come realizzarci nei rispettivi ruoli.

Credo nel talento che ognuno ha di migliorare, di stare meglio, lì dove è. 

 

Il minimo che io possa fare per te che stai leggendo, è augurare il coraggio di uscire dalla propria “comfort zone” per intraprendere la strada che ci ha fatto incontrare.

 

“Fare, Immaginare, Essere”…con il mio aiuto.